VIBO VALENTIA


Vibo Valentia è una delle più attive città della regione ed ha un proprio forte carattere.
Tutto l'abitato è dominato dal castello che sorge in posizione eccellente, affacciandosi anche su tutta la vallata del Mesima, verso l'interno. Il maniero, che la forma di una nave, può essere visitato ed è stato recentemente restaurato (ospiterà il museo archeologico). Sorge sopra l'antica acropoli e presenta possenti torri cilindriche e bastioni speronati di epoca angioina.
Immediatamente a ridosso del castello è il quartiere più antico, con stradine ripide, scale e case che recano i segni del tempo.
Da visitare la chiesa del Rosario con l'annessa cappella trecentesca appartenente ai Sirica e la bella chiesa rinascimentae di S.Michele, disegnata dal Peruzzi.
Il Duomo di S.Leoluca, del 1680 è il tempio più imponente ed offre spunti del miglior barocco, con le sue due torri e i fregi interni, notevoli: l'altare del trittico di A.Gagini, la Madonna cinquecentesca del Santacroce e un dipinto di scuola senese raffigurante S.Caterina.
Imponenti le due "Porte del Tempo", in bronzo, dello scultore Giuseppe Niglia, che immettono nella Chiesa. Annessa al tempio è l'elegante ed imponente costruzione in stile rinascimentale oggi ribattezzata Valentianum, dal notevole chiostro. Già ex convento dei Domenicani (1455), la costruzione venne rifatta nella metà del sec. XVI per iniziativa del duca Ettore Pignatelli. Oggi completamente restaurato, il Valentianum è centro congressi e ospita gli uffici della Curia di Mileto, Nicotera e Tropea, un liceo linguistico e una scuola di servizio sociale.
La storia di Vibo è millenaria e qualche cosa resta ancora a testimoniarne la grandezza: in località Trappeto Vecchio si possono ammirare le mura imponenti dell'antica Hipponion: in località Telegrafo e Cofrino resti di templi e della villa di Sicca che ospitò più volte Cicerone.
Nei dintorni, appena fuori città, lungo la via per Soriano, si può ammirare il tempietto di S.Ruba, costruzione basiliana del X sec. oggi restaurata, e i resti del sottostante monastero.
In località S.Aloe si trovano i resti delle terme romane con pavimenti a mosaico policromo. Nei pressi del cimitero si possono visitare i grandi blocchi che costituiscono le mura greche dell'acropoli (V-VI sec. a.C.). Nei pressi del belvedere, nuova circonvallazione, resti del tempio dorico (VI-V sec. a.C.).
Bellissime le antiche porte di Monteleone (l'altro nome della città), la "Lamia" di Marzano e la Porta del Conte di Apice, che si trovano presso la Vibo storica. Non mancano bei palazzi dei Secc. XVII-XVIII: Palazzo Di Francia (di scuola vanvitelliana), il Palazzo Romei, con l'atrio disegnato da B.Alberti, il Palazzo Marzano, del '600, il Palazzo Gagliardi e tanti altri.
Prodotti dell'artigianato locale sono: le terracotte e le ceramiche; presso il locale mercato si possono trovare i pregiati latticini del vicino Poro. Non mancano dei buoni ristoranti e ogni genere di servizi.
Di grande interesse la raccolta archeologica presso il Museo Civico.
Vari reperti archeologici provenienti dalla zona, tra cui notissima la "laminetta orfica", epigrafe rinvenuta sulla tomba di una fanciulla nell'ambito di una necropoli.
Interessante museo privato presso il Palazzo Capialbi con materiali dell'antica Hipponion.

Vibo Valentia Marina
E' il principale porto tirrenico della regione dopo quello di Reggio Calabria ed è utilizzato, durante la stagione estiva, per l'approdo delle imbarcazioni da diporto interessate a tutta l'area fino a Capo Vaticano e alla Piana di Lamezia. Vi hanno stanza varie imprese di pesca e nei dintorni si può visitare un'antica tonnara ora abbandonata.
La cittadina è molto attiva e costituisce uno dei poli più importanti della regione per le attività industriali nel campo dei cementi e delle calci, dell'industria metalmeccanica e navale.
Spiaggia. A Sud del porto, estesa per m. 2.000, profonda m. 50, sabbiosa, ora dolce, ora ripida: a Nord del porto, per m. 100, profonda m. 10.