TROPEA (Vibo Valentia)


Insieme con Gerace, Tropea costituisce il centro storico più interessante della parte meridionale della Calabria, conservando ancora quasi integre le sue strutture urbanistiche sei-settecentesche.
Ma le origini della città sono ben più remote. E' la "capitale" di tutto il Capo Vaticano, una vera e propria regione geografica di incomparabile bellezza per le coste frastagliate, le colutre rigogliose, per i colori particolari del mare e della stessa terra. Si giunge a Tropea provendendo da Vibo Marina, cioè da Nord, da Nicotera, da Sud o da Est, da Vibo Valentia. Chi vi giunge per questa ultima via riesce ad avere una visione d'insieme, dall'alto, della città: un susseguirsi di tetti coperti da vecchie tegole o "ceramide" (come sono chiamate in Calabria le tegole), che si fermano sull'orlo del terrazzo su cui sorge Tropea, a circa 70 metri sul livello del mare. Vale la pena entrare in Tropea, si avverte la preseza del turismo di ampio respiro, le strade sono linde, trionfa il barocco dei palazzi con i loro grandi cortili e i maestosi portali.
Le origini di Tropea sono sconosciute: esisteva dal tempo della Roma imperiale, si sviluppò con i Normanni e ancor più con gli Aragonesi. Attivissivo centro marinaro, tenne rapporti commerciali con tutti i paesi del Mediterraneo disponendo di una sua flotta. Da queste attività nacque il ceto più ricco e intraprendente che doveva dare vita e consistenza alla nobiltà locale, tra le più prestigiose della regione.
Al visitatore si può consigliare la visita alla cattedrale: il tempio, originario del 1000-1100 sorge su una piazzetta ed è a tre navate su pilastri ed è dedicato alla patrona, la Madonna di Romania, raffigurata all'interno con una icona bizantina. Il tempi, rifatto varie volte, conserva all'interno un altorilievo "La Resurrezione" del Sec. XVI, un dipinto attribuito al Sec. XVI, un crocifisso nero in legno del sec. XVI, una statua del Montorsoli, una statua della Madonna della Libertà del Sec. XIV. La chiesa è collegata al palazzo vescovile da un bel porticato in pietra del sec. XIV. Presso la Chiesa di S.Francesco d'Assisi vale la pena di visitare una bella capella gotica e il portale dell'oratorio di S.Domenico. Presentano monumenti di un certo interesse le altre chiese di S.Maria della Neve, del Carmine, la Chiesa del Gesù, dell'Annunziata, presso la quale si trovano un coro ligneo del 1500 e affreschi del 1300. Suggestiva, infine, la Chiesa di S.Maria dell'Isola, di origine brasiliana, che sorge su di una penisoletta ai piedi della città, visibile dalle balconate del belvedere.
Presso la frazione di Caria lungo la strada per il Poro è la famosa necropoli di "Torre Galli" (IX-VI sec. a.C.). Nella zona pedemontana sono anche alcuni mulini ad acqua arabi. Oltre al turismo, diventato di una certa importanza in questo ultimo decennio, l'attività dominante è l'agricoltura. Celebrate per dolcezza e fragranza son la cipolla di Tropea esportata in tutto il mondo e la lattuga gigante di Tropea. Di ottima qualità sono pure le produzioni di olive, di uva e di agrumi. La pesca vi è praticata con buoni risultati, in passato era sviluppata la raccolta del corallo, oggi superstite su profondi fondali nei dintorni di Joppolo. Tra i tanti personaggi qui nati ricordiamo Pasquale Galluppi, filosofo.