PORTOGRUARO (Venezia)


Città capoluogo del Veneto Orientale è collocata a metà strada circa tra Venezia e Trieste, al confine con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Sospesa tra Medioevo e Rinascimento è attraversata dal Fiume Lemene che offre, ad ogni angolo, scorci di intensa suggestione per la loro incomparabile bellezza. Un tempo completamente murata, vi si accedeva attraverso cinque porte sormontate da torri delle quali oggi ne rimangono solo tre (Porta S.Agnese, Porta S.Giovanni, Porta S.Gottardo).
L'impianto urbano del Centro Storico si sviluppa lungo due direttrici principali: Corso Martiri della Libertà e e Via Seminario, collegate con alcune traversali. Cuore della città è la piazza della Repubblica con sullo sfondo il Palazzo Municipale, considerato il maggiore monumento medievale di Portogruaro, il cui corpo più antico risale al XIV secolo.
I palazzi che si affacciano sulle due strade principali, quasi completamente porticate e che ora ospitano tipiche botteghe, sono esempi magnifici di gotico italiano e veneziano (sec. XIV-XV): di gotico al pianterreno e rinascimentale al piano superiore. Da citare e visitare assolutamente i Molini sul Lemene, l'Oratorio della Pescheria e le molte chiese che conservano opere d'arte pregevoli e famose.
Interessanti il Museo Nazionale Concordiese che racchiude reperti provenienti per la maggior parte dalla vicina Concordia Sagittaria e, situato nella Villa Rinascimentale marzotto di proprietà del Comune - sontuosa ed avita dimora con parco stupendo - il Museo Paleontologico M. Gortani. Infine la visita alla città non può concludersi senza aver visto, nella vicina Frazione di Summaga l'Abbazia Benedettina del XIII sec. con un notevole ciclo di antichi affreschi, di recente restaurati.

Concordia
Situata a 3 km a sud di Portogruaro, colonia romana con il nome di Julia Concordia, fu fondata nel 42 a.C. Ebbe un periodo di grande prosperità in quanto dotata di terme e di teatro. Nel III sec. d.C. divenne piazzaforte militare e vi fu eretta una fabbrica di frecce ("Sagittae" donde l'appellativo Sagittaria conferitole nel secolo scorso). Nel 389 divenne Sede Vescovile e venne costruita la prima Basilica.
Distrutta dagli Unni e in seguito occupata dai Longobardi patì una lunga decadenza. Gli scavi archeologici iniziati nel 1893 non sono ancora ultimati e attualmente sono godibili il complesso delle Basiliche paleocristiane, sottostanti l'attuale cattedrale, il Ponte Romano di Via S.Pietro, le Terme dall'esterno con un tratto di mura, un incrocio di strade romane (basolao) nel piazzale antistante la cattedrale nonché il Museo Archeologico locale.
Di notevole interesse anche la Cattedrale il cui nucleo più antico risale alla fine dell'XI secolo e il prezioso Battistero bizantino, a croce greca su base quadrata che conserva un ciclo suggestivo di antichi affreschi.

Fossalta
Fossalta: con la frazione di Fratta evocano immediatamente il Castello in cui hanno luogo le vicende narrate da Ippolito Nievo nel romanzo "Le Confessioni di un italiano". Castello che oggi lascia di se solo qualche traccia perimetrale, perché demolito nel 1789. Pregevoli edifici presenta il centro urbano con la chiesa Parrocchiale di S. Zenone, arricchita da opere del Carneo, del Gortanutti e del Bombini. La massima espressione del patrimonio artistico è però costituita dalla Barchessa di Alvise Mocenigo del XIX sec. (da cui Alvisopoli) realizzata dall'Arch. Giovani Battista Balestra.
Vicino alla chiesetta di Sant'Antonio di Villanova, la quercia secolare (Quercus Robur) una delle pochissime esistenti in Europa, dichiarata Monumento Nazionale.
Interesanti pure, nel centro della cittadina, il Museo Letterario di Ippolito Nievo e il Museo Etnografico.

Teglio
Il toponimo deriva dall'albero di Tiglio ("Tilia Europea") testimonianza di luoghi in passato ricchi di boschi e di verde, caratteristica che ancor oggi il sito conserva. Il primo documento in cui esso viene citato risale al 1186. Papa Urbano vi riconosce la giurisdizione temporale e spirituale al Vescovo di Concordia Gionata.
Meritevoli di visita la Chiesa dedicata a S.Giorgio contenente la Vergine del Rosario del Gortanutti, l'Oratorio di S.Antonio Abate del XIII sec., il Palazzo dell'Anna dei nobili Borghesaleo e le Boarie, tipiche forme di aggregazione urbana della civiltà contadina.

Gruaro
Gruaro: trae origine dal celtico "Gruarius", guardiano dei boschi. Interessante la chiesa romanica dedicata a S.Giusto risalente al XV secolo e sorta su di una Pieve antica, con pareti interne decorate da affreschi. Sulla Versiola, affluente del fiume Lemene, pesca alla trota Fario e Salmonata. Nella vicina frazione di Giai, pesca sportiva nel "Lago Azzurro". Curiosità: il medaglione dedicato alla "Madonna della Tovaglia" sul ramo urbano del torrente Versiola, in ricordo di un Miracolo.
Merita un'escursione il Parco di Boldara, oasi verde attrezzata, ad un paio di chilometri da Gruaro.

Cinto
Cinto Caomaggiore. Comune di recente sviluppo edilizio, vi si giunge procedendo a nord ovest da Portogruaro e a nord est da Pramaggiore. Numerosi reperti testimoniano la sua origine romana. Si trovava infatti a cinque miglia da Concordia (ad quintun fapidem) donde il toponimo Cinto.
Interessante la Chiesa attuale risalente al 1939, opera dell'ing. Leo Girolami di Fanna, con all'interno il battistero del Pilacorte, Pala d'altare di Gregorio Lazzarini e simulacro della Madonna del Besarel.

Pramaggiore
Noto per la vasta e meritata fama della qualità dei suoi vini ospita una delle più grandi e complete Mostre Enologiche d'Italia.
Al visitatore attento offre scorci architettonici e rurali interessanti. Sono particolarmente consigliati la Mostra Nazionale Vini, la strada dei Vini D.O.C. Lison Pramaggiore con le tipiche osterie dove si può gustare sia il vino che il formaggio Montasio locali e, per i cultori della storia dell'arte: la chiesa di S.Marco del XIV sec. nonché la chiesa di S.Maria Assunta nella frazione di Blessaglia, contenenti affreschi di mirabile fattura, tra i quali, nell'ultima, una Vergine e fedeli con gonfalone della "Confraternita dei Battuti", attribuiti alla scuola di Pomponio Amalteo.

Annone Veneto
Si trova a 15 km da Portogruaro al confine con la Regione Friuli Venezia Giulia.
Fu fondata dai romani sulla antica strada Postumia ed il suo nome trae origine dal latino (ad nonum lapidem), la distanza tra essa e la romana Opitergium (a nove miglia da Oderzo). Interessante la Chiesetta di S.Vitale del 400, con altare maggiore del sec. XVI opera di Rinaldo da Portogruaro e altre insigni opere d'arte. Pure da vedere le case rurali Gianotto con affresco del XVI sec. in Via Oltrefossa e la Villa Polvaro del XVII sec. in Spadacenta, nonché le grandi cantine sul territorio giurisdizionale.

S.Stino
La sua storia è legata al fiume Livenza che attraversa il Comune e che segna il confine occidentale con le terre del Patriarcato di Aquileia.
E' consigliata la visita alla Parrocchiale di S.Stino dipinta da Giovanni Fantoni da Gemona e a quella di S.Marco, in Corbolone eretta nel 1514 da Giorgio e Baernardino da Crema. In quest'ultima di rilievo: la Pala dell'Altar Maggiore del veronese Bonifacio de Pitati (XVI sec.), la Pietà nell'altare

SCHEDA MUSEI
I Musei dell'A.P.T. 4


Il territorio dell'A.P.T. 4 è famoso per l'archeologia e le suggestive riminescenze letterarie.
Concordia Sagittaria con i reperti romani e Fossalta di Portogruaro con il castello del Nievo, sono mete di notevole interesse turistico.
La visita ai siti archeologici e ai luoghi nieviani è bene sia preceduta da un'accurata visita ai rispettivi musei.
Il museo più noto è il Museo Nazionale Concordiese che si trova in via Seminario 24 in centro storico a Portogruaro.
Il museo raccoglie i reperti provenienti dall'antica colonia romana di Julia Concordia (oggi Concordia Sagittaria) e la sua origine è legata alla figura dello studioso portogruarese Avvocato Dario Bertolini (1823/1894). Da sempre Concordia era riconosciuta come una ricca zona archeologica ma fu solo nel 1870 che Bertolini iniziò una completa campagna di scavi. Nel museo archeologico di Portogruaro sono conservati (navata sinistra) i reperti che provengono dall'abitato dell'antica Julia e in particolare le basi onorarie del I e II secolo a.C. Nella navata centrale del museo fa bella mostra di sé una statua femminile acefala che risale al I secolo d.C. che rappresenta il pezzo più interessante della collezione. Oltre alla statua sono visibili i materiali provenienti dalla città e dalla necropoli della colonia romana tra cui il Sarcofago degli Sposi che risale alla metà del III secolo d.C. e il mosaico delle Grazie datato invece agli inizi del II secolo d.C. Nella navata di destra sono murate le fonti iscritte del sepolcreto tardo-antico del III-IV secolo d.C., delle iscrizioni appartententi a militari romani che forniscono notizie utili sull'organizzazione dell'esercito nel basso impero. Notevole anche la collezione di monete che vanno dal III al IV secolo d.C. Al piano superiore è conservata la pregevole statuetta in bronzo di Diana Cacciatrice (fine II, inizi III secolo d.C.) e una coppa rituale in vetro con Daniele tra i leoni (IV secolo d.C.).

Museo Civico Archeologico
Il museo è comunale ed è ospitato a Concordia Sagittaria presso la Biblioteca Civica in via I Maggio. E' stato aperto nell'estate del 1987 per raccogliere i reperti dei recenti scavi nell'agro concordiese e completare così quanto già si può vedere nel Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro.
Nella prima sala sono stati raccolti i reperti che provengono dalla necropoli di Concordia tra cui steli, iscrizioni e urne cinerarie mentre nella seconda sala ci sono i reperti dell'abitato: anfore, tubature, elementi architettonici. Nella terza sala, infine, si possono visitare materiali paleocristiani emersi durante gli scavi della basilica e quattro plutei che appartenevano alla basilica altomedioevale.

Museo Ippolito Nievo
Il museo è comunale ed è ospitato presso la Biblioteca Comunale del centro culturale "Ippolito Nievo" di Fossalta di Portogruaro.
Il museo raccoglie cimeli nieviani ed è stato voluto da Stanislao. Nievo, pronipote di Ippolito Nievo, il famoso scrittore che ne "Le confessioni di un italiano" ha descritto i luoghi del portogruarese facendoli diventare lo sfondo su cui si muovevano i protagonisti da Carlo Altoviti alla Pisana che vivevano nel castello di Fratta, una località a pochi chilomentri da Fossalta. Del castello di Fratta oggi non resta nulla perché fu demolito alla fine del Settecento. Il piccolo ma interessante museo raccoglie oggetti appartenuti al grande scrittore ottocentesco tra cui un baule e dei vestiti. La gran parte del materiale esposto, comunque, (un migliaio di pezzi) è bibliografico e cartaceo a partire dalla raccolta di tutte le edizioni delle Confessioni fino ad una copia de "Il caffè" con l'autografo dello scrittore.