CIVITAVECCHIA




Civitavecchia sorge a Nord di Capo Linaro ed ai piedi dei Monti della Tolfa. La legenda vuole la sua fondazione al 15 Agosto dell'anno 889 d.c., quando i superstiti di Centumcellae, spinti dal leggendario Leandro, ritornarono sulla costa, nel luogo ove essa sorgeva prima della sua distruzione da parte dei saraceni. In effetti però le origini risalgono fino ai tempi degli Etruschi, di Caere e Tarquinia, passando poi per Roma. Fu l'imperatore Traiano che la elevò ad importante centro mercantile di Roma, rafforzandone il porto, dotandola di un forte presidio militare e valorizzando come mai le terme di acqua calda sulfurea che da egli presero il nome.
Anche per la Roma dei Papi Civitavecchia fu cittá chiave e a quest'epoca risalgono molte vestigia.
Quindi per la sua posizione geografica, per i suoi monumenti e per le sue acque termali e per la sua prelibata cucina marinara è luogo da visitare con un meno fretta di quanto facciano gli appressati turisti per la Sardegna.


FORTE MICHELANGELO


Questa fortezza cinquecentesca fu voluta dal pontefice Giulio II Della Rovere, il quale , resosi conto della necessità di rafforzare la difesa del porto di Civitavecchia, l' unico prossimo a Roma, stabilì di erigere una nuova costruzione.Ormai, infatti , la vecchia Rocca , sul finire del secolo XV, si trovò a non essere più adatta ad una valida difesa, essendo state inventate le armi da fuoco.E' stato l' architetto Bramante da Urbino l' autore di tale opera, ultimata poi da Michelangelo.Questa fortezza è tra le più ampie che si costruissero in quell' epoca; essa, infatti, misura nei lati maggiori m. 100, e nei minori m.82.
Imponente è la torre principale o Maschio , la cui parte superiore, eseguita da Michelangelo, termina con una ricchissima cornice, al di sotto della quale vi è un bel fregio composto di gigli, stemma di casa Farnese. La fortezza sorge sopra i resti di un grandissimo edificio romano.
Qualche anno fa, attraverso uno scavo archeologico, vennero rinvenuti nel piazzale all' interno, vari ambienti con i pavimenti in mosaico di stile geometrico: intonaci, dipinti, numerosi pezzi di pregevoli marmi. La tecnica dei pavimenti e degli intonaci ci riporta ai tempi di Traiano o del successore Adriano: in quel lato del porto vi era dunque un importante edificio di carattere pubblico, forse la sede del comando della flotta romana, distaccata nel nostro porto.
Attualmente il Forte è adibito a presidio militare, essendo sede della locale capitaneria di porto. Nella stagione estiva vi è la possibilità di visitarlo.


TERME TAURINE


I vasti scavi e i numerosi restauri, eseguiti dalla Soprintendenza alle Antichità dell'Etruria Meridionale nelle nostre Terme dall'anno 1954 in poi, hanno reso tale monumento uno dei più interessanti del genere finora noti.
Dall'esame anche sommario dei ruderi, si rileva che il vasto complesso è costituito da due edifici sorti in epoche diverse, il primo, con i muri in opera reticolata poco regolare, deve risalire all'età Siliana (circa 80 a.C.): l'altro invece, con paramento di mattoni, fu costruito dall'Imperatore Adriano.
Dalle primitive Terme, denominate genericamente repubblicane, una notevole parte è andata distrutta, data la scadente qualità della malta usata per costruirle. Le sorgenti termali, per le loro virtù terapeutiche, erano conosciute fin dall'epoca preistorica.
Gli Etruschi cominciarono a valorizzarle costruendo forse le prime rudimentali terme ma solo nell'età romana furono affrontati e risolti i vari problemi per rendere efficace l'uso delle acque stesse.
Sul colle, detto "La Ficoncella", ad un chilomentro circa in linea d'aria dalla Terme Taurine, esisteva una piccola città denominata "Aque Tauri", già comuni con proprio territorio all'epoca della partizione augustica, ma sorta certamente in età più antica. Essa doveva la sua origine e il suo sviluppo allo sfruttamento delle acque termali, come rilevano i ruderi di altre Terme Taurine, data la vicinanza del predetto centro abitato.
Successivamente, verso la fine del regno di Adriano, fu eretto, come si è accennato, un altro edificio adiacente al primo e ad esso connesso, in modo da formare un unico complesso.
Notevolissima dovette essere l'affluenza dei frequentatori durante l'Impero, sia da Roma che da altre località, favorita anche dall'esistenza del Porto Traianeo.
Da ricordare agli inizi del V secolo, la visita alle Terme del poeta Rutilio Namaziano, che nei suoi scritti magnificò la bontà delle acque narrando la leggenda secondo la quale Giove, sotto l'aspetto di Toro (da ciò il nome delle Terme, secondo Rutilio), raspando il terreno, le avrebbe fatte zampillare.
La caduta dell'Impero portò alla rapida decadenza delle Terme; scoppiata la lunga guerra tra i Goti e i Bizantini, le Terme cessarono di funzionare e subirono certamente le prime gravi depredazioni.
L'uso però delle acque che continuavano a sgorgare nell'edificio abbandonato e ormai in rovina, non dovette mai cessare.
Solo però nella metà del secolo scorso si studiarono progetti per riattivare le Terme mediante il restauro di parte dell'antico edificio, ma prevalse poi il progetto di costruirne uno nuovo nell'interno della città, alla distanza di circa 5 Km dalle sorgenti.
Distrutto tale edificio dalla guerra, si è ritornati al progetto di sfruttare le acque alle sorgenti.



PORTO TURISTICO "RIVA DI TRAIANO"


Posto a sud di Civitavecchia, questo porto turistico é uno dei più moderni ed attrezzati della costa tirrenica.
Una lunga, poderosa, ma armoniosa diga foranea protegge il bacino portuale. L'imboccatura, orientata verso nord-ovest, é protetta a sua volta da un'altra diga di sottoflutto, perpendicolare alla prima; il canale d'accesso é profondo oiltre 4 m ed i fondali sono rocciosi e consentono l'ingresso in porto con tutti i mari.
Il bacino é dotato di un sistema di ricambio ed ossigenazione forzata delle acque. L'intero complesso é banchinato all'interno e dotato di 12 pontili paralleli, radicati sulla costa con fondali da 2 a 4m.
Sulle banchine illuminate sono presenti distributori carburanti, prese d'acqua, energia elettrica e telefono, nonchè servizi igenici; nell'area portuale: assistenza meccanica ed elettrica, riparazione scafi etc.
L'accesso al porto é continuativo, previo contatto radio con la torre di controllo ed é segnalato di notte da regolamentari segnali rossi e verdi sulle teste delle dighe.
Il porto di Riva di traiano é al ridosso dei venti del 3^ e 4^ quadrante; traversia: 20 di sud-ovest,ovest.
Qui é possibile trovare ogni tipo di negozio : supermercato, empori per la pesca, banca, gioielleria e per i subacquei ci sono attrezzati diving centers, i quali organizzano immersioni giornaliere
A largo delle acque del porto è possibile ammirare vari relitti, siti archeologici e vari murali. Esso é anche un ottimo parcheggio per le barche.