CAORLE (Venezia)


La storia
Caorle è mare e spiaggia, ma soprattutto storia. Simbolo della città è il campanile cilidrico del Duomo di Santo Stefano costruito nel corso dell'anno Mille e che da solo basterebbe ad interessare storici ed esperti di cose antiche. Ma la storia di Caorle inizia den prima dell'anno Mille : a differenza di tante altre località balneari della costa Adriatica, Caorle vanta un passato che si perde nella notte dei tempi.
Solo indagini e studi recenti hanno permesso di scoprire nel sito di San Gaetano reperti (tra cui un pettine) risalenti all'età del bronzo a testimonianza dell'esistenza anche in queste zone di insediamenti Paleoveneti, civiltà che si sviluppò nel primo millennio avanti Cristo nell'Italia Nord Orientale.
Di notevole importanza è stato, quindi, il rinvenimento, al largo della costa di Caorle, nel 1922, di una nave romana lunga 25 metri e larga 7,5 che trasportava un carico di anfore. Una testimonianza certa della presenza romana a Caorle utilizzato come porto naturale (la zona corrispondente oggi a Porto Falconera) per le imbarcazioni che risalivano il fiume Reatinum (l'odierno Lemene )fino alla colonia di Julia Concordia (oggi Concordia Sagittaria).
Data accertata della Caorle di oggi , è il 452, l'anno in cui per fuggire alle invasioni barbariche delle orde degli Unni guidati da Attila i concordiesi cercarono rifugio a Caorle, nell'isola chiamata allora "Crapulae" (forse perché abitata da caprette) : i nuovi arrivati erano circa tremila e si organizzarono in comunità a se stante e credibile è l'ipotesi che Caorle sia nata prima di Venezia.
Poi il destino di Caorle fu legato a Venezia : alla Senerissima era legato dal fatto di essere punto strategico di transito delle merci che, via mare risalivano verso il Nord Europa lungo i fiumi navigabili.
Forte è sempre rimasto, tuttavia, lo spirito di autonomia della gente di Caorle dalla città del Doge, tanto che si tratta di una delle poche comunità che non adottarono a proprio simbolo il Leone, simbolo del dominio dei Veneziani.
Tra le pagine della storia religiosa va segnato l'anno 1038, quando la gente di Caorle volle edificare la cattedrale e il campanile cilindrico. Le vicende di Caorle sono legate , poi, al destino della Serenissima fino al declinio e nel 1797 all'arrivo dei Francesi prima, e degli Austriaci (dopo il trattato di Campoforido) poi.
Il resto è storia recente, fino alla fama conquistata da Caorle nel secondo dopoguerra come una delle spiagge più note della costa Adriatica dove il turismo è sempre andato d'accordo con il fascino di un posto dove storia e tradizioni si respirano ovunque.
A partire dal porto peschereccio attorno al quale vivono ancora generazioni di pescatori, per passare, tra calli e campielli, allo splendido Duomo di Santo Stefano costruito nel 1038 con facciata in pietra a vista. A fianco il Campanile cilindrico, alto 48 metri, edificato nell'XI secolo, in passato aveva anche la funzione di Torre di Guardia. Un punto di riferimento per chi solcava il mare, come un punto di riferimento affascinante è la Chiesa della Madonna dell'Angelo ricostruita nel XVIII secolo su una Chiesetta preesistente.Caorle conserva ancora intatto un patrimonio naturale prezioso esempio di un angolo di natura incontaminata : la laguna e le valli.
Per gli appassionati di nautica un piccolo paradiso è offerto da Porto Santa Margherita che ospita 800 posti barca . Alternativa alla vita di spiaggia sono le tante possibilità di praticare sport e di organizzare interessanti escursioni nel territorio.



Il Duomo
Il Duomo di Santo Stefano è stato costruito attorno al 1038. La Basilica cattedrale è stata costruita con tutta probabilità sopra un precedente edificio e su modello della Chiesa delle Grazie che è tra le più significative opere religiose medioevali paleocristiane.
La chiesa è dedicata a Santo Stefano protomartire del quale è conservato il cranio come reliquia.
La pianta è a tre navate con tre absidi, la facciata con mattoni a vista è caratterizzata da due lesene ed ha tre portali sopra i quali ci sono tre rosoni . Da segnalare all'interno del Duomo, al centro dell'abside , la Pala d'oro, un opera di alta oreficeria realizzata in oro ed argento e formata da sei formelle tra le quali le più antiche (Vergine e Arcangelo Gabriele) risalgono al XIII secolo.
Secondo la leggenda la Pala fu donata a Caorle dalla Regina di Cipro Caterina Cornaro che qui si rifugiò per sfuggire ad una tempesta che l'aveva sorpresa in mare aperto mentre rientrava a Venezia.

Il Campanile
Il Campanile cilindrico, simbolo della città, si trova all'esterno del Duomo di Santo Stefano : è alto 48 metri, risale all'XI secolo ed è caratterizzato dalla presenza di monofore e bifore variamente distribuite. Svolgeva anche la funzione di torre di guardia e di punto di riferimento per chi si trovava in mare.

La Chiesa della Madonna dell'Angelo
Si trova nella punta orientale della scogliera della spiaggia di Caorle. L'attuale edificio è stato interamente ricostruito nel XVIII secolo al posto di una chiesetta preesistente. La statua della Madonna, che si trova all'interno, risale al 1923 ed è stata realizzata per sostituire la precedente, distrutta a causa di un incendio e che secondo quanto si narra, era stata trovata in mare dai pescatori. La Chiesetta è mèta , ormai consacrata da anni di sentita tradizione, di fedeli che vi si recano in pellegrinaggio per gli "ex voto".

Le valli e la laguna
Caorle conserva un paradiso naturale incontaminato : le valli e la laguna. Si tratta di migliaia di ettari dove regnano incontrastati silenzio, canneti, distese infinite di acque e splendidi tramonti. Perfettamente inseriti in un paesaggio in cui il tempo sembra non essere trascorso, ci sono ancora oggi i "casoni" le caratteristiche case di paglia costruite dai pescatori quando si recavano per mesi in laguna.
Sono gli stessi posti che ispirano allo scrittore Hernest Hemingway pagine indimenticabili dei suoi capolavori letterari. L'arte per la pesca che si è tramandata tra la gente di Caorle di generazione in generazione ha consentito che il patrimonio delle valli e della laguna si conservasse inalterato ed ancora oggi fruibile da chi sa apprezzarlo e rispettarlo.

MANIFESTAZIONI

Scogliera Viva
Una delle più singolari manifestazioni della costa Adriatica è ospitata a Caorle nella prima metà di giugno. Si tratta del "Premio nazionale Scogliera Viva" che ha trasformato la passeggiata lungomare in una passeggiata d'arte realizzata dagli artisti che concorrono ogni anno al premio realizzando sculture ricavate dai grandi blocchi di trachite, i più significativi scultori italiani.


Caorle Vivistoria
La terza domenica di settembre si ripete la rievocazione storica del ratto delle donzelle in costumi d'epoca : l'intera comunità rivive una pagina leggendaria della propria storia ricostruendo quanto accaduto tra il primo ed il secondo giorno di febbraio del 932 quando i caorlotti liberarono dodici promesse spose veneziane rapite dai pirati slavi il giorno delle nozze.
La manifestazione ricostruisce fin nei minimi particolari l'evento ambientato nel Porto Peschereccio con i pirati sconfitti che finiscono in acqua. Poi i figuranti sfilano in corteo lungo le vie del centro. La giornata è animata anche da una delle tradizioni più radicate tra i pescatori, la "Fraima", la gara tra le imbarcazioni tipiche delle locali Campagne di Pesca che rivivono la sfida tra i pescatori di laguna che decretava il prezzo migliore per l'equipaggio che per primo entrava nel mercato.

Incendio del campanile
Ogni anno, la seconda domenica di luglio si svolge la festa della madonna Dell'Angelo con una doppia processione dal Santuario alla Cattedrale. La festa risale al 1741 quando il vescovo Trevisan Suarez chiese con un voto alla vergine intercezione a difesa dei diritti della pesca nelle acque della laguna Affascinante, dopo la processione, l'incendio del Campanile della Chiesetta che simboleggia il ritorno della Madonna al piccolo santuario che guarda al mare.

La 500X2
A fine di giugno Caorle ospita la regata velica 500X2. Si tratta di una classica dell'Adriatico di forte richiamo che copre un percorso di 500 miglia, con due skipper, sulla rotta Porto Santa Margherita- Caorle- Sansego (Croazia)- Isole Tremiti e ritorno. Alla grande avventura di due persone con una barca, partecipano equipaggi e nomi illustri della vela mondiale.

Meeting internazionale di atletica
A fine di giugno, appuntamento speciale a Caorle all'insegna dell'Atletica Leggera.
Atleti provenienti da tutto il mondo scendono in pista per il "meeting Internazionale di Atletica" maschile e femminile, l'appuntamento del circuito della madre degli sport.


SCHEDA MUSEI
I Musei dell'A.P.T. 4


Il territorio dell'A.P.T. 4 è famoso per l'archeologia e le suggestive riminescenze letterarie.
Concordia Sagittaria con i reperti romani e Fossalta di Portogruaro con il castello del Nievo, sono mete di notevole interesse turistico.
La visita ai siti archeologici e ai luoghi nieviani è bene sia preceduta da un'accurata visita ai rispettivi musei.
Il museo più noto è il Museo Nazionale Concordiese che si trova in via Seminario 24 in centro storico a Portogruaro.
Il museo raccoglie i reperti provenienti dall'antica colonia romana di Julia Concordia (oggi Concordia Sagittaria) e la sua origine è legata alla figura dello studioso portogruarese Avvocato Dario Bertolini (1823/1894). Da sempre Concordia era riconosciuta come una ricca zona archeologica ma fu solo nel 1870 che Bertolini iniziò una completa campagna di scavi. Nel museo archeologico di Portogruaro sono conservati (navata sinistra) i reperti che provengono dall'abitato dell'antica Julia e in particolare le basi onorarie del I e II secolo a.C. Nella navata centrale del museo fa bella mostra di sé una statua femminile acefala che risale al I secolo d.C. che rappresenta il pezzo più interessante della collezione. Oltre alla statua sono visibili i materiali provenienti dalla città e dalla necropoli della colonia romana tra cui il Sarcofago degli Sposi che risale alla metà del III secolo d.C. e il mosaico delle Grazie datato invece agli inizi del II secolo d.C. Nella navata di destra sono murate le fonti iscritte del sepolcreto tardo-antico del III-IV secolo d.C., delle iscrizioni appartententi a militari romani che forniscono notizie utili sull'organizzazione dell'esercito nel basso impero. Notevole anche la collezione di monete che vanno dal III al IV secolo d.C. Al piano superiore è conservata la pregevole statuetta in bronzo di Diana Cacciatrice (fine II, inizi III secolo d.C.) e una coppa rituale in vetro con Daniele tra i leoni (IV secolo d.C.).

Museo Civico Archeologico
Il museo è comunale ed è ospitato a Concordia Sagittaria presso la Biblioteca Civica in via I Maggio. E' stato aperto nell'estate del 1987 per raccogliere i reperti dei recenti scavi nell'agro concordiese e completare così quanto già si può vedere nel Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro.
Nella prima sala sono stati raccolti i reperti che provengono dalla necropoli di Concordia tra cui steli, iscrizioni e urne cinerarie mentre nella seconda sala ci sono i reperti dell'abitato: anfore, tubature, elementi architettonici. Nella terza sala, infine, si possono visitare materiali paleocristiani emersi durante gli scavi della basilica e quattro plutei che appartenevano alla basilica altomedioevale.

Museo Ippolito Nievo
Il museo è comunale ed è ospitato presso la Biblioteca Comunale del centro culturale "Ippolito Nievo" di Fossalta di Portogruaro.
Il museo raccoglie cimeli nieviani ed è stato voluto da Stanislao. Nievo, pronipote di Ippolito Nievo, il famoso scrittore che ne "Le confessioni di un italiano" ha descritto i luoghi del portogruarese facendoli diventare lo sfondo su cui si muovevano i protagonisti da Carlo Altoviti alla Pisana che vivevano nel castello di Fratta, una località a pochi chilomentri da Fossalta. Del castello di Fratta oggi non resta nulla perché fu demolito alla fine del Settecento. Il piccolo ma interessante museo raccoglie oggetti appartenuti al grande scrittore ottocentesco tra cui un baule e dei vestiti. La gran parte del materiale esposto, comunque, (un migliaio di pezzi) è bibliografico e cartaceo a partire dalla raccolta di tutte le edizioni delle Confessioni fino ad una copia de "Il caffè" con l'autografo dello scrittore.